Dopo l’uscita dell’inedito “Mastro Geppetto” che si è andato ad aggiungere alla tracklist del celebre “Burattino senza fili 2017” a quarant’anni dalla sua pubblicazione, ecco il tour estivo del cantautore napoletano
Il cortile di Bagnoli, alla periferia di Napoli è il classico cortile di periferia, in un’area, quella dei Campi Flegrei, dotata di immense ricchezze termali, archeologiche e paesaggistiche; tanto verde e persino un’isoletta, Nisida, congiunta alla terraferma attraverso un pontile artificiale. Ma anche con un’aria tossica, un cielo innaturale e il mare malato. La grande fabbrica, l’Italsider, ha inquinato l’ambiente rendendolo insano, desolato ed equivoco come quello di una metropoli disfatta dalle guerre industriali. Quel cortile fu il primo palcoscenico di Edoardo.
Era il 1970, l’anno in cui furono pubblicati i primi due quarantacinque giri di Edoardo Marylou e 1941.
Seguì, dopo una decina di mesi, il terzo, Good bye Copenaghen, tutti incisi per la Numero Uno. Nel 1973 pubblicò il suo primo album Non farti cadere le braccia con la produzione di Sandro Colombini. Alla realizzazione dell’album parteciparono, fra gli altri, Roberto De Simone, il fratello Eugenio e Patrizio Trampetti che in quello stesso periodo stavano lavorando al progetto della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Nel 1974 Edoardo realizzò un altro album, I buoni e i cattivi, perfettamente in sintonia con il clima che si stava instaurando. Il nuovo disco ironizzava beffardamente sulla cultura manichea del perbenismo borghese.
Preceduto dal singolo Meno male che adesso non c’è Nerone, uscì nella tarda primavera del ’75, il terzo Lp intitolato Io che non sono l’Imperatore, un altro concept-album. Qui Edoardo sbeffeggia i potenti prendendo di mira perfino il Papa Paolo VI a cui dedica un brano Affacciati, affacciati registrato dal vivo alla Bocconi di Milano durante un concerto gratuito organizzato dal movimento studentesco.
Grande interesse suscitò la copertina del disco su cui era riportato il progetto di Edoardo sulla metropolitana napoletana messo a confronto con quello del Piano Regolatore predisposto dal Comune di Napoli.
Sulla copertina dell’omonimo album, pubblicato nel 1976, La Torre di Babele è raffigurata da un’impalcatura composta da un centinaio di soldatini, ognuno appartenente ad un periodo storico, dall’uomo primitivo armato di clava, fino all’astronauta
Sempre nel 1976, Edoardo suonò per la prima volta al Montreux Jazz Festival (ci tornerà nel 1992 con i Blue Stuff sotto le mentite spoglie di Joe Sarnataro). Successivamente fu impegnato nel primo tour europeo che fu preparato dalla diffusione delle versioni in inglese di Cantautore e La torre di Babele, diventate rispettivamente Rock’n’roll hero e Tower of Babel.
Ed eccoci al 1977, l’anno di Burattino senza fili, un lavoro discografico che costituisce la sintesi di tutto quanto maturato negli anni precedenti. La favola (di Pinocchio) diventa un mezzo assai efficace per parlare alla gente semplificando i discorsi, rendendoli didascalici, senza apparire saccenti come il grillo parlante. In questa chiave Mangiafuoco è il potere, che appena nasci ti lega ai suoi fili e ti governa a suo piacimento. Il gatto e la volpe sono i suoi consapevoli o inconsapevoli servi.
In una mattinata di metà marzo del 1980 un colossale TIR con targa belga si fermò davanti allo stabilimento milanese della Ricordi e tra lo stupore generale furono scaricati quintali di casse contenenti le duecentomila copie di Uffà, Uffà, il nuovo album di Edoardo Bennato.
I giornali, intanto, annunciavo la notizia secondo la quale Edoardo avrebbe presentato l’ultimo album nel corso del programma televisivo Variety. E così fu. Ad un certo punto della seguitissima trasmissione, viene annunciata la presentazione dell’ultimo disco di Bennato. All’annuncio, Edoardo e la sua band attaccarono: “Ciurma!… Questo silenzio cos’è? Sveglia!… Tutti a rapporto da me… Spugna! Pendaglio da forca…possibile che nessuno si muove. Sono o non sono il comandante di questa lurida nave…Sono o non sono Capitan Uncino…”. Sbigottimento generale, confusione generale. Edoardo stava effettivamente presentando il suo ultimo disco che non era Uffà, Uffà bensì Sono solo canzonette. Con Uffà, Uffà e Sono solo canzonette, Edoardo riuscì a vendere quasi un milione di copie, rimanendo al primo posto delle classifiche per molte settimane.
L’immensa popolarità di Edoardo fu misurata durante una tourneè trionfale che, primo fra gli italiani, lo vide approdare allo stadio S.Siro di Milano per un memorabile concerto davanti a 70.000 persone e che successivamente lo portò di nuovo in Europa, con gli entusiasmanti concerti all’Hallenstadium di Zurigo e al Prater di Vienna.
Nel 1983 arriva l’accoppiata Lp + mix di È arrivato un bastimento, album questa volta ispirato alla favola del Pifferaio magico e prodotto da Garland Geffreys che missa l’album al Power Station di New York.
Un anno dopo viene pubblicato il primo live intitolato E’ goal come l’omonimo pezzo che diventa la sigla della popolare trasmissione televisiva “La domenica sportiva”.
L’anno successivo, siamo ormai nel 1985, porta la pubblicazione di Kaiwanna che segna una svolta nella carriera di Edoardo, che si spinge decisamente verso l’elettronica.
O.K. Italia è il titolo dell’album pubblicato nel 1987, un disco che racconta una realtà nazionale in apparente espansione economica, ma in forte crisi di valori.
L’amore per il rock’n’roll impregna l’album pubblicato nel 1989 Abbi dubbi, in cui W la mamma è il brano più noto, essendo rimasto in classifica per quattordici settimane, ma in cui spiccano per contenuto e forma brani come ZEN, Vendo Bagnoli, La chitarra e Abbi dubbi.
L’anno successivo è quello dei mondiali di calcio ed Edoardo, da sempre calciatore praticante, vive l’evento da protagonista incidendo con Gianna Nannini la sigla del campionato Un’estate italiana, il cui 45 giri rimane in testa alle classifiche per quattro mesi oltre a fare il giro del mondo. Nello stesso anno viene pubblicata la raccolta Rinnegato, un album in cui Edoardo ripropone molti brani del suo ormai consistente repertorio in chiave rigorosamente unplugged e precorrendo ancora una volta le tendenze future.
A dodici anni di distanza Edoardo pubblica ancora una volta due album nello stesso anno. Questa volta però la sorpresa sta nel fatto che il primo dei due c.d. viene pubblicato sotto lo pseudonimo di Joe Sarnataro. Esce così È asciutto pazzo ‘o padrone in cui Edoardo è accompagnato dai Blue Stuff, poderosa blues band napoletana
Dopo poche settimane viene pubblicato anche Il paese dei balocchi in cui spiccano brani come Se non ci fosse lei e Tutto sbagliato baby e presenze musicali di peso come quella di Bo Diddley, un altro grande bluesman americano che ha suonato con Edoardo, così come avevano fatto B.B. King e Jeff Healey.
Nel 1993 viene pubblicato il video-album antologico Persone Pulite, dal titolo ironico che ben si ricollega all’attualità della tangentopoli italiana.
L’anno dopo arriva Se son rose fioriranno una grande produzione discografica che vede la collaborazione di Guido Elmi, in qualità di produttore artistico, e di due grandi musicisti come Kenny Aronoff e Steve Farris che conferiscono all’album una gradevole atmosfera dove le ballate acustiche come Milano e La fiera dei buoni sentimenti si fondono con il blues di brani come Meglio Topolino.
Nel 1995 esce Le ragazze fanno grandi sogni. L’album più sofferto di Edoardo, sicuramente uno dei più belli.
Dopo due anni di intensa attività dal vivo con il quartetto d’archi Solis String Quartet, nasce, nel 1996, Quartetto d’Archi: una raccolta di sedici brani registrati e riarrangiati che evidenziano la particolare adattabilità del repertorio dell’artista in chiave classica.
Si chiama Sbandato, il nuovo CD di Edoardo Bennato. Dopo una lunga fase di preproduzione tra Napoli e Dublino è stato definitivamente elaborato e registrato tra dicembre 97 e Aprile 98 negli studi Megaride di via S. Lucia (nel cuore di Napoli).
Il 29 settembre 2000 viene pubblicata Sembra ieri, la prima vera raccolta dei più grandi successi di Edoardo Bennato.
Nel giugno 2001 è stata pubblicata “Afferrare una stella”, un’altra raccolta che integra la precedente con altri 34 brani, tutti bellissimi e sicuramente i migliori, scritti da uno dei più importanti cantautori italiani.
Il 2001 si rivela un anno particolarmente impegnato per Edoardo Bennato infatti nell’inverno pubblica la colonna sonora del film “Il Principe e il Pirata” di Leonardo Pieraccioni che come sempre ha voluto accanto a se nella realizzazione delle musiche un artista importante e famoso. Nella colonna sonora “Il Principe e il Pirata”, oltre a «Puramente Casuale», brano portante nella parte finale del film, altre canzoni rivestono un ruolo importante nel film stesso, tra queste ricordiamo: “E’ stata tua la colpa”, “Tema di Gimondi” (un brano suonato col kazoo vero tormentone nel film) e “Every Morning”.
Nel 2003, a distanza di quasi cinque anni dall’ultimo album in studio, Edoardo Bennato ha pubblicato un nuovo lavoro di canzoni inedite intitolato “L’Uomo Occidentale”.
Nell’ottobre 2005 viene pubblicato l’album “La Fantastica Storia del Pifferaio Magico”. Uscito per Warner Music, rappresenta il terzo episodio di un’ipotetica trilogia di favole-rock che hanno fatto di Edoardo uno degli artisti italiani più’ amati di sempre. Il Pifferaio de “La Fantastica Storia del Pifferaio Magico” segue a distanza di anni il Pinocchio di “Burattino senza Fili” ed il Peter Pan di “Sono solo Canzonette”.
Questo nuovo disco ha però, a differenza degli altri due, una sua caratteristica unica: per la prima volta in assoluto in Italia, Edoardo è riuscito con l’aiuto di 18 grandi artisti che hanno collaborato con lui al progetto a realizzare la PRIMA OPERA ROCK italiana. “La Fantastica Storia del Pifferaio Magico” non è, infatti, un album di duetti ma una vera opera rock nella quale gli artisti hanno partecipato al progetto interpretando alla loro “maniera” e con il loro personale stile i brani di Edoardo, realizzando un progetto di grande spessore artistico non solo musicale ma anche culturale.
“La Fantastica Storia Del Pifferaio Magico” contiene oltre al cd anche un DVD (senza aumento di prezzo) con la favola del pifferaio in chiave moderna, raccontata da Maurizio Trombini (voce ufficiale della trasmissione cult di
Nel maggio 2006 è stato pubblicato il singolo Notte di mezza estate scritto a quattro mani insieme ad Alex Britti.
Nel novembre 2006, dopo i successi di Buenos Aires, Madrid, Londra e New York per la prima volta in Italia arriva Peter Pan Il Musical, tratto dal capolavoro di James Matthew Barrie; una produzione totalmente italiana che vedrà in scena un cast d’eccezione di 25 artisti, per la regia di Maurizio Colombi.
Dal 2007 al 2009 Edoardo è impegnatissimo nella produzione del nuovo disco, il primo prodotto insieme a un produttore del calibro di Fabrizio Barbacci. Il disco, in uscita il 5 marzo 2010, si intitola Le vie del rock sono infinite e vede Edoardo ritornare su sonorità tipiche al suo stile, spontaneo rock e cantautorale. Il disco inoltre è il primo dato alle stampe per Universal Music.
Nel 2010 pubblica il live “MTV Classic Storytellers” (CD+DVD), registrazione del concerto tenuto presso le Officine Meccaniche di Milano, con la partecipazione di ospiti come i Finley, Roy Paci, Giuliano Palma & The Bluebeaters e Morgan. Nel 2011 esce il singolo “La mia città”, dedicato alla sua Napoli, un progetto indipendente nato dall’incontro del cantautore partenopeo con Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5.
Nello stesso anno presenta con grande successo la canzone “Italiani” durante il Concerto del I maggio di piazza San Giovanni a Roma. L’esibizione dell’artista iniziata con L’Isola che non c’è, è proseguita appunto con il suo inedito sul 150º dell’Unità d’Italia e si è chiusa con Rinnegato.
Nello corso del tour di quell’anno vengono poi registrati alcuni concerti che porteranno alla realizzazione di un CD più DVD dal titolo “Canzoni tour”.
Nel 2012 scrive “Ma quale musica leggera” per Loredana Bertè, brano nel quale Bennato suona anche l’armonica, e reinterpreta uno dei suoi successi “Meno male che adesso non c’è Nerone” insieme al rocker Pino Scotto.
Nel 2013, oltre all’attività live che lo ha anche riportato in tour in Austria, Svizzera e Germania, inizia a lavorare all’allestimento del nuovo musical “Pinocchio il paese dei balocchi”, sulla scia del successo del precedente “Peter Pan – il musical”.
Nel 2014 proporrà una nuova veste per i suoi concerti, che comprenderanno anche alcuni eventi tra cui la partecipazione al “Festival dei 2 mondi” di Spoleto, in cui sarà accompagnato dalla band e dal quartetto d’archi “Quartetto Flegreo”, unendo così strumenti classici a quelli ritmici ed elettrici per un sound memorabile.
Il 23 ottobre 2015 esce Pronti a salpare, nuovo album dalla decisa impronta rock-blues, prodotto da Orazio Grillo (Brando), edito da Universal Music Italia. Il disco, dedicato a Fabrizio De André (brano Pronti a salpare) a Enzo Tortora e Mia Martini (La calunnia è un venticello) contiene 14 brani di cui 11 di nuova produzione, 2 rieditati (Povero Amore, Zero in condotta) e uno uscito nel 2011 solo come singolo (La mia città). La Title track “Pronti a salpare” si aggiudica nel 2016 il Premio Amnesty International Italia come miglior brano dedicato ai diritti umani scritto nel 2015, riconoscimento che viene consegnato al cantautore napoletano il 17 luglio 2016 a Rosolina Mare (Rovigo) dal portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. Il 24 luglio a Marina di Carrara riceve il Premio Lunezia per il valore musical-letterario dell album “Pronti a salpare”.
Il 28novembre 2017 si conclude al Teatro Augusteo di Napoli una trionfale tournèe nei teatri con la band e il Quartetto Flegreo partita il 28 ottobre 2017 da Barcellona Pozzo di Gotto, toccando complessivamente 10 teatri con sold out in tutte le date.